(detto
Gianni). Pittore, scenografo e costumista italiano. Studiò a Roma all'Accademia di
Belle Arti e al Centro sperimentale di cinematografia, legandosi a R. Guttuso, a
C. Cagli e ai pittori romani di periferia. In seguito passò a indirizzi
pittorici non figurativi. Iniziò l'attività in teatro con L.
Squarzina (
L'uomo e il fucile, 1947;
Un nemico del Popolo, 1948;
L'oggetto, 1950). Lavorò per il teatro lirico con C. Pavolini
(
Le cantatrici villane, 1951) e con T. Pavlova (
La dama di Picche
di Ciaikovski, 1952); per il balletto con M. Wallmann (
Il cappello a tre
punte e
Scarlattiana) e con L. Novaro (
Una storia di Pupi,
1959). Il suo contributo al cinema, prima come assistente e arredatore e poi
come scenografo titolare, fu notevole soprattutto nel periodo 1952-55
(
Bellissima, 1952, di L. Visconti;
Il cappotto, 1952, di A.
Lattuada;
I vinti, di M. Antonioni, 1953) (Roma 1923 - 1992).